mercoledì 30 luglio 2014

Gelato al pistacchio di Bronte

 Il gelato: come resistergli?
Sono golosa, e questo è risaputo, ma chi mi conosce veramente bene sa che il mio punto debole è proprio il gelato e nello specifico quello al pistacchio di Bronte!
Prima di trasferirmi in Sicilia non potevo neanche sentirne l'odore, proprio non mi piaceva!
Quando per la prima volta sono entrata in una gelateria a Palermo e ho visto il gelato al gusto di pistacchi di Bronte mi sono detta: ma cos'è questo colore così pallido? Sembra quasi un marroncino!
Poi ne ho sentito il profumo, e già ne ero così incuriosita a tal punto che ho vinto il mio solito sdegno nei confronti del gelato al pistacchio e ho provato ad assaggiarlo!
Da allora è stato amore eterno!
Non so se è stato un bene, dato che non ne posso più fare a meno! 
Ormai per me il gelato per eccellenza è di pistacchi di Bronte....
 se poi con quest'ultimo si riempe una voluttuosa brioche col tuppo, allora le mie papille gustative sono appagate come non mai!
Ogni volta che vado in una nuova gelateria provo il gusto pistacchio di Bronte (anche detto "di Sicilia") e decreto se la gelateria è di qualità o meno.
Sono severissima e il mio giudizio è rigoroso.
Il gelato deve essere profumato, cremoso, non troppo dolce, non troppo pannoso, non deve lasciare sulla lingua quella patina burrosa tipica dei gelati troppo grassi e si devono sentire chiaramente il gusto del pistacchio e quel retrogusto lievemente salatino, tipico di questo frutto.
Tutte queste caratteristiche si ritroveranno in gelati al pistacchio dal naturale colore verde pallido, e non di certo in quelli verde fluo! :)
Insomma....il gelato al pistacchio di Sicilia è una cosa seria! 
Da quando quel santo di mio marito mi ha fatto arrivare a casa quello che ho battezzato con il nome di "Kucciolo", ovvero il mio kenwood Km86 nuovo di zecca, con tanto di gelatiera, è iniziata per me tutta una serie di esperimenti, che come potete immaginare sono iniziati proprio con il gelato.
Ovviamente la gelatiera di casa Gastronomy Love è stata battezzata con un meraviglioso gelato al pistacchio di Bronte, guarnito con Pistuccia Marullo, la crema spalmabile di pistacchio di Bronte per eccellenza, sigarette di cialda fragranti come non mai prodotte dai Fratelli Tedesco, e una delicata spolverata di Farinì (farina di pistacchi di Bronte Marullo).
Ingredienti
400 ml di latte fresco intero 
100 ml di panna liquida 
100 gr di zucchero (max 125)
50 gr di pasta di pistacchio pura (60 g se lo volete ancora più intenso)
3 gr di farina di semi di carrube (o neutro)
Per la finitura
Pistuccia Marullo
Farinì (farina di pistacchi o granella)
Procediemento
Miscelare tutti gli ingredienti con l'uso di un minipimer (o di una frusta o qualunque cosa vi permetta di miscelare per bene).
Lasciare riposare la miscela in frigo per qualche ora (minimo 1 ora).
Accendere la gelatiera e versare la miscela fredda al suo interno. 
Lasciare mantecare a velocità minima per circa 30 minuti.
Trasferire il gelato in un contenitore con coperchio e far riposare in congelatore per qualche ora.
Servire decorando a piacere con crema spalmabile, granella di pistacchio e sigarette di cialda.
 Buon gelato a tutti! :)

venerdì 25 luglio 2014

Gelato al panettone al profumo di rum

Volete un po' di panettone?
Emmm.....si, lo so che non siamo in periodo Natalizio!
 Vi sto offrendo una fantastica coppa di gelato al panettone e rum.
E credetemi se vi dico che è veramente buono!
Tutto è nato da quella scatola di panettone ancora chiuso e abbandonato nella mia dispensa.
Se non avessi inventato qualcosa deduco che sarebbe stata lì fino al prossimo Natale.
A casa GastronomyLove siamo tutti golosi, ma i dolci della tradizione spesso non ci incuriosiscono abbastanza e tendiamo per lo più a sperimentare cose nuove.
Allo stesso tempo non amiamo buttare il cibo perché lo spreco non è mai una cosa positiva.
Ed ecco che il mio triste panettone fuori stagione si è guadagnato la sua fetta di estate e si è travestito niente po' po' di meno che.... da GELATO!
E sapete cosa vi dico?
L'esperimento è riuscito benissimo e mi sono già perdutamente innamorata di questo panettone estivo!
E sono sicura che convincerà anche i più scettici!
Se come me avete dimenticato una scatola di panettone ancora chiusa in qualche posto recondito della vostra dispensa, allora avete il dovere morale di provarci! hihiihihi
Non ve ne pentirete!

Ingredienti
160 ml di panna fresca
160 ml di latte condensato non zuccherato
430 ml di latte
15 gocce aroma panettone
160 g di zucchero di canna
1 cucchiaino raso di neutro (o farina di semi di carrube)
100 g panettone sbriciolato
3 cucchiai di rum (io uso il Rum Fantasy, un rum molto aromatico nato appositamente per i dolci)
Per la finitura
mandorle a filetto
panettone
topping al cioccolato MyTopp Toschi
Preparazione
Con l'aiuto di un minipimer (o di un frullatore) miscelare tutti gli ingredienti fatta eccezione per il panettone. 
Lasciare maturare la miscela in frigo per almeno 30 minuti, dopodiché passare tutto nella gelatiera e lasciare mantecare circa 30 minuti. 
Aggiungere 100 g di panettone sbriciolato e lasciare mantecare altri 5 minuti.
Conservare in congelatore e servire all'occorrenza guarnito con pezzetti di panettone, mandorle a filetto e topping al cioccolato.
Con una coppa di gelato al panettone di sicuro stupirete i vostri ospiti!
Alla prossima e buon gelato a tutti! :)


giovedì 24 luglio 2014

Pollo al forno: il pollo perfetto senza spiedo!

Ingredienti
1 pollo
salvia
rosmarino
aglio
1 +1/2 bustina di ariosto 
qualche fetta di limone (solo se non usate il vino)
olio q.b
Preparazione
Lavare per bene il pollo e asciugarlo. 
Preparare il "salmoriglio*" ovvero un battuto fatto con olio, succo di limone (o vino bianco), un po' di acqua calda, aglio schiacciato, rosmarino e ariosto.
Massaggiare il pollo con il battuto sia esternamente che internamente. 
Nella cavità interna inserire un rametto di rosmarino, qualche foglia di salvia e due fette di limone. Legare le ali e le cosce con dello spago da cucina. 
Porre il pollo a marinare in un sacchetto per alimenti ben chiuso per almeno un paio di ore fuori dal frigo, oppure una notte in frigo.  
Preriscaldare il forno ventilato a 200°. Prendere una teglia e riempirla con tre dita di acqua e qualche fetta di limone. Sulla teglia adagiare una griglia e su quest'ultima il pollo (privato delle fette di limone messe in precedenza nella pancia). 
Cuocere dai 60 ai 90 minuti, a seconda della grandezza del pollo che dovrà risultare perfettamente dorato (il mio doveva cuocere ancora un po').
 A metà cottura spennellare il pollo con il battuto aromatico oppure con una mistura di olio e acqua.
La presenza dell'acqua sottostante farà in modo che il pollo non si secchi e soprattutto che gli schizzi di grasso non brucino, evitando fumo e facilitando le operazioni di pulizia del forno.
* Il salmoriglio, detto in siciliano "sammurigghiu", è una tipica salsa della tradizione culinaria siciliana che viene usata prima, durante e dopo la cottura di carne e pesce alla brace o arrosto.
A seconda dell'alimento da condire compariranno degli aromi piuttosto che altri.
Ne esistono fondamentalmente due versioni: una per carne e una per pesce.
La versione per pesce prevede prezzemolo e/origano, quella per carne origano e/o rosmarino
Tipicamente viene cosparsa sugli alimenti utilizzando un "pennello" naturale fatto di rametti di origano e rosmarino.
Nelle isole Eolie il limone viene sostituito con il vino bianco.


lunedì 21 luglio 2014

Focaccia tramezzino

Superfacile, veloce, morbidissima: ecco la focaccia tramezzino, ideale per ogni gita fuori porta, per la merenda al mare o per un panino al volo ovunque vi troviate!
E come in ogni campo, anche in cucina c'è ciò che "va di moda" e per ora questa focaccia-tramezzino è un must! 
Focaccia praticamente onnipresente in rete, dove ogni food blogger condivide la propria versione di quella che probabilmente è una ricetta originaria di un vecchio ricettario bimby.
Ed ecco a voi anche la mia!
Ingredienti per una teglia circolare da 30 cm:
250 g di farina 00
250 g di farina manitoba
350 ml latte 150 ml acqua (oppure, come nella versione originale, tutto latte)
15 g di sale
10 gr di zucchero 
70 g di olio (io misto, un pò di semi e un pò evo)
25 g di lievito di birra fresco o 1 bustina di lievito di birra disidratato (oppure meno se avete tempo)
Per la farcitura:
80 g di speck
1 pomodoro a fette
qualche foglia di insalata
salsa rosa q.b
sottilette
olio, sale, pepe q.b
Preparazione:
Mescolare velocemente tutti gli ingredienti (io ho utilizzato il gancio a k del kenwood).
Non vi spaventate se l'impasto è quasi liquido, è così che deve essere.
 Foderare una teglia da 30 cm con carta da forno e riversarvi l'impasto.
  Lasciare che l'impasto lieviti sino a raddoppiare (il mio ha impiegato 1.30 h).
A lievitazione ultimata spennellare con latte e cospargere con semi di sesamo e/o di papavero.
Infornare in forno caldo a 180° per 35-40 minuti.
Sfornare e lasciare raffreddare.
Appena sfornata vi consiglio di nebulizzare la superficie con del latte che asciugherà praticamente all'istante e farà in modo che la crosta resti morbida. 
Una volta fredda dividere la focaccia in due dischi e farcirla come più vi aggrada.
Io ho spalmato il primo strato (disco inferiore) con un velo di salsa rosa, messo qualche foglia di insalata, fette di speck, sottilette, qualche fetta di pomodoro, spolverizzato con un po' di pepe e irrorato con un filo di olio extra vergine di oliva.
Dopodiché ho ricoperto con il disco superiore, porzionato e divoratoooo accompagnata da una freschissima e frizzante gassosa Polara!
Mmmm....buona buona buona! 
Alla prossima! :)






giovedì 17 luglio 2014

Shirataki di Konjac con carne e verdure

Vi state chiedendo cosa sono i shirataki?
Sono una furbissima alternativa ipocalorica alla pasta!
Poverissimi di calorie (meno di 10 kcal per 100 g), privi di carboidrati e di glutine (adatto alla dieta dei celiaci) ma ricchi di fibre solubili: gli shirataki sono la prima e unica vera pasta dietetica.
Vengono ottenuti dalla radice di konjac, una specie di grossa barbabietola che cresce sulle vette montuose del Giappone e dell'Indonesia, dove è usata da più di 2000 anni.
Il konjac è un alimento altamente nutriente che contiene glucomanno, il 10% di fibra grezza, 16 tipi di amminoacidi e tutta una serie di minerali importanti, quali ferro, calcio, fosforo, manganese e altro ancora.
Ma la caratteristica più interessante, almeno per me, è proprio il fatto che si contraddistingue per un bassissimo contenuto di grassi e un irrilevante apporto calorico.
In Giappone non possono proprio fare a meno di questo alimento, definito dalle persone del luogo come "purifica sangue", in relazione alle proprietà benefiche dello stesso e al suo uso nella prevenzione antitumorale.
Insomma...un vero e proprio toccasana alla portata tutti, compreso coloro che devono seguire un regime alimentare controllato, adatto ai golosi che devono perdere qualche chiletto ma anche a diabetici e celiaci.
Io ho preferito cucinare gli shirataki alla tipica maniera orientale, saltati in padella con delle verdurine a filetto e dei gustosi pezzettini di carne insaporiti con salsa di soia.
Ed eccoli qui, in tutta la loro leggerezza!
Se volete realizzare questo piatto particolare vi occorreranno i seguenti ingredienti:
- 250 gr di shirataki a testa (sono tanti....ma noi abbiamo voluto abbondare)
- 2 carote
- 1 zucchina
- 1 scalogno
- olio evo q.b (o di semi)
- 200 gr di macinato di pollo e tacchino (o altro tipo di carne macinata)
- vino bianco q.b per sfumare
- salsa di soia q.b
- 1/4 di dado di pollo (facoltativo)
Preparazione:
Lavare, pulire e tagliare a fiammiferi le carote e la zucchina.
Tritare finemente lo scalogno e farlo soffriggere in un filo di olio d'oliva (o di semi).
Aggiungere la carne macinata, pepare e fare soffriggere qualche istante, dopodiché sfumare con un pò di vino bianco (o se lo avete, del vino di riso).
Aggiungere 2 cucchiai di salsa di soia e 1/4 di dado di pollo e lasciare cuocere a fiamma bassa.
Colare gli shirataki e lavarli sotto il flusso corrente di acqua bollente. 
Aggiungere le verdure in padella e saltarle qualche minuto.
Unire gli shirataki al condimento e saltare il tutto aggiungendo salsa di soia in quantità a piacere.
Servire molto caldi in una scodella capiente.
Se volete approvvigionarvi di shirataki, salsa di soia e di altri ingredienti della cucina Asiatica, vi consiglio il mio eshop di prodotti asiatici di fiducia: Asia-Market.it.
A presto! :)



Spaghetti di soia con carne piccante

Gli spaghetti di soia (detti impropriamente dagli inglesi "noodles") sono un prodotto tipico della cucina thailandese e giapponese.
Sono ottenuti isolando la parte ricca di carboidrati della soia (amido di soia), e pertanto a livello calorico/nutrizionale sono simili agli altri tipo di pasta (350 Kcal/hg).
A differenza però dei classici spaghetti di frumento, quelli di soia sono sottilissimi e hanno la proprietà di assorbire una notevole quantità di acqua e pertanto, a parità di peso, hanno un potere saziante maggiore.
Alla vista, da crudi si presentano in matasse arrotolate di sottilissimi fili bianchi, mentre una volta cotti diventano elastici, gommosi e traslucidi.
Il colore che assumono in cottura dipende dal condimento in quanto assorbono il colore di quest'ultimo.
I miei spaghetti di soia con carne piccante hanno sempre un bel colore marroncino dato dall'uso abbondante di salsa di soia, condimento che personalmente adoro.


Ingredienti
olio di semi 
salsa di soia Kikkoman (acquistata su Asia-Market.it)
vino bianco
1/2 cipolla
1 grattugiata di zenzero fresco (o qualche fettina di zenzero in salamoia
carne macinata a piacere (io pollo)
1/2 peperone verde
1/2 peperone rosso
peperoncino q.b

Preparazione:
In una padella antiaderente,o in un wok, fare riscaldare dell'olio di semi. Quando l'olio sarà caldo aggiungere lo zenzero fresco grattugiato.
Fare soffriggere qualche istante, dopodiché aggiungere la carne macinata. Fare rosolare a fiamma viva dopodiché sfumare con un po' di vino bianco e 2 cucchiai di salsa di soia.
Mettere gli spaghetti a mollo in acqua bollente (fiamma spenta) per un massimo di cinque minuti (dovranno solo ammollarsi).
Aggiungere al soffritto di carne il peperone, la cipolla tagliati a dadini e il peperoncino, possibilmente fresco, e lasciare rosolare qualche istante. 
Colare gli spaghetti di soia e saltarli in padella con il condimento, aggiungendo se necessario altra salsa di soia. Servire immediatamente fornendo ai vostri commensali un bel paio di bacchette!


Vi ricordo che se avete necessità di approvvigionarvi di prodotti asiatici potete visitare l'e-shop Asia-Market.it. Sono sicura che troverete tutto ciò di cui avete bisogno!
A prestissimo con altre ricettine interessanti!

Asia-Market.it e l'Asia viene direttamente a casa tua!

Se Valeria non va in Asia l'Asia viene da Valeria!
Questo detto funziona con Maometto e la montagna, sicuramente funzionerà anche con me e con voi!
Cerchi prodotti asiatici e proprio non sai dove trovarli? 
Ho quello che fa al caso tuo! Si tratta di Asia-Market.it, uno shop online che porta tutta la tradizione culinaria asiatica direttamente sulla tua tavola!
Non impazzirai più girando come un'invasata per i supermercati della tua città cercando una curry paste, dei germogli di bambù o facendoti scambiare per pazza chiedendo alla commessa se ha dei Shirataki di Konjac!
Ovviamente, se chiedessi una cosa del genere al mio salumiere di sicuro penserebbe che ho preso una qualche droga pesante e sto cominciando a farfugliare; ha già fatto una gran fatica a capire che una napoletana a Palermo, in modo assolutamente involontario, crea un dialetto tutto suo fatto di  esclamazioni come "Weee weee" e "Miiiiiiii"!
Penso che parlargli la lingua del "sushi wok" sarebbe troppo!
Divagazioni a parte, posso affermare di aver finalmente trovato il mio e-shop di alimenti asiatici preferito.
Asia-market.it è molto fornito, è di semplice navigazione, affidabile e celere nelle consegne.
Qualunque alimento asiatico stiate cercando sono sicura che qui lo troverete!
Asia-Market.it offre ai suoi cliente un'ampia scelta tra i migliori ingredienti della cucina thai, giapponese, cinese e asiatica in generale.
I prodotti commercializzati su Asia-Market sono originali, direttamente importati dai paesi di provenienza, e hanno dei prezzi veramente onesti.
Per di più, per ogni ordine di 19 euro, riceverete in omaggio un paio di bacchette riutilizzabili, mentre per ordini superiori ai 99 euro, la spedizione sarà gratuita.
Io e mio marito amiamo molto la cucina asiatica e per questo, e grazie alla collaborazione con lo staff di Asia-Market.it, ho fatto una bella scorta e sono sicura che continuerò ad acquistare su questo eshop.
Vi mostro il mio bottino! :)
Tanta è la varietà offerta da Asia-Market che ho avuto l'imbarazzo della scelta, ma dopo un'attenta valutazione ho messo insieme il mio carrello e stamane a casa mia è giunta tutta questa robina interessante!
Il mio carrello era composto da:
- shirataki di Konjac
- tagliatelle di riso "Rice stick" 5 mm
- vermicelli di soia
- instant noodles Mama gusto pollo, maiale, gamberetti
- salsa di soia Kikkoman
- sweet chilli sauce per pollo
- olio di cocco 
- yellow curry paste
- panang curry paste
- germogli di bambù tagliati a fette
- essenza di vaniglia, di banana e di ananas Trs
- cinque aromi
- caramelle allo zenzero
- Chang Beer
Come vedete ho preso diversi generi di alimenti e ho intenzione di sperimentare quanto prima qualche ricettina particolare.
Vi lascio con l'invito a visitare Asia-Market.it per sbizzarrire la vostra fantasia culinaria e imparare a conoscere e apprezzare la cultura gastronomica asiatica.
Buon "viaggio" a tutti!
            





giovedì 10 luglio 2014

Pennette al pesto di zucchine

Ancora sul filone delle ricette con le zucchine un primo piatto tutto da scoprire!
Protagoniste le zucchine, rigorosamente crude!
Avete letto bene! Questo pesto va fatto con le zucchine crude che manterranno inalterate tutte le loro proprietà nutritive.
L'uso delle zucchine crude darà vita ad un gusto delicatissimo e ci farà risparmiare un bel po' di tempo.
Semplice, veloce, fresco e leggero!
Ingredienti:
2 o 3 zucchine
2 cucchiai di pecorino
2 cucchiai di parmigiano
1 manciata abbondante di mandorle (o qualunque altro tipo di frutta secca)
1 cucchiaio di pinoli (io non li avevo e ne ho fatto a meno)
1 spicchio di aglio ( o 2 se non avete paura di stendere un vampiro)
basilico e menta fresca q.b
sale, pepe q.b
olio evo q.b
320 gr di pennette (o trofie o qualunque tipo di pasta)
Preparazione:
Mettere a bollire abbondante acqua salata.
Nel frattempo pulire le zucchine e tagliarle in pezzi piccoli.
Calare la pasta.
Mettere tutti gli ingredienti (zucchine, pecorino, parmigiano, mandorle, aglio, basilico, menta, sale, pepe, olio) in un mixer e tritarli per bene.
Io personalmente ho usato il minipimer e per non esagerare con l'olio (le zucchine assorbono molti grassi) ho aggiunto 2 cucchiai di acqua di cottura della pasta. 
Scolare la pasta e condirla con il pesto di zucchine.
Servire con una spolverata di formaggio grattugiato e un po' di granella di mandorle.
Tutto facile, tutto veloce, tutto buono!
Buona giornata a tutti voi!




mercoledì 9 luglio 2014

Cruditè di zucchine limone e menta

Un contorno semplice, fresco, senza cottura e per di più ipocalorico!
Le zucchine sono ortaggi originari dell'America centro-meridionale e in Italia quelle nostrane si trovano sul mercato da Aprile a Ottobre.
Hanno un basso potere calorico (21 Kcal/100g) e apportano tutta una serie di benefici.
Sono facilmente digeribili, aiutano a regolarizzare la funzionalità intestinale, aiutano nella difesa dai radicali liberi e fanno bene a pelle, muscoli e tendini.
Come ben sapete possono essere consumate sia crude che cotte, ma le proprietà benefiche in cottura si riducono.
Pertanto perché non provarle in una bella insalatina? 
Ingredienti:
3 zucchine
il succo di 1 limone
menta fresca
1 cucchiaio olio evo
sale, pepe q.b
Preparazione:
Pulire le zucchine. Privarle delle estremità e tagliarle dapprima a fettine sottili e poi a fiammiferini.
Condire con il succo di un limone, un cucchiaio di olio extra vergine, 1 spicchio di aglio, sale, pepe e la menta sminuzzata.
Coprire e lasciare marinare in frigo un paio di ore prima di consumarle.
Il sapore è molto delicato e fresco, e poi non si devono accendere i fornelli, cosa che rende questo contorno perfetto per l'estate!
A presto con nuove ricette!


Torta salata zucchine pancetta e menta

 Adoro le torte salate! In qualunque modo siano fatte le trovo fantastiche!
Devo confessare che spesso mi salvano la cena...proprio come in questo caso.
Se poi le accompagni ad una ottima birra artigianale fredda la buona riuscita è assicurata!
Ma bando alle ciance!
Vi do subito gli ingredienti:
1 rotolo di sfoglia rotonda
2 o 3 zucchine
qualche sfilaccio di pancetta (o dadini)
1 scalogno
1 spicchio di aglio
olio evo qb
sale, pepe
un paio di cucchiai di pecorino grattugiato
un paio di cucchiai di panna (fresca o uht)
2 uova ( io ho usato 1 uovo + 4 albumi che dovevo smaltire)
una manciata di primo sale tagliato a cubi
qualche fogliolina di menta
Preparazione:
Pulire e affettare le zucchine. In una padella soffriggere lo scalogno e l'aglio con un filo di olio evo; aggiungere la pancetta e lasciare rosolare per qualche istante.
Aggiungere le zucchine. Salare, pepare e portare a cottura.
Le zucchine dovranno risultare ancora tenaci, in quanto finiranno di cuocere in forno.
Spegnere la fiamma, togliere l'aglio e lasciare che il tutto raffreddi.
Rivestire una tortiera apribile con la pasta sfoglia lasciando la carta da forno su cui la stessa è adagiata.
Bucherellare il fondo e i bordi con l'aiuto di una forchetta.
In una terrina battere leggermente l'uovo con il sale, il pepe, il pecorino e la panna.
Aggiungere le zucchine ormai fredde, il primo sale a dadi e la menta.
Regolate di sale e pepe.
Versare il composto nella tortiera e infornare in forno caldo a 200° per 30 minuti, o comunque fino a doratura.
Servire tiepida.

Accompagnare con una birra fredda non troppo forte.
Personalmente ho scelto una Baladin Open White, una birra di frumento, leggera e gradevole, dalla schiuma pannosa, dalla fresca nota agrumata e il sapore leggermente speziato del coriandolo (grado alcolico 5%).
Buona torta salata a tutti!
:)
P.s: è ottima anche da portare al mare! 

martedì 8 luglio 2014

Baladin: l'eccellenza della birra artiginale in Italia e nel mondo

Se state bevendo una birra rigorosamente artigianale e vi sembra che così buona non ne avete mai bevuto prima, allora nel calice avete una birra Baladin!
La tradizione birraia Baladin nasce nel 1986 a Piozzo (Cuneo) e si caratterizza per un percorso evolutivo degno di una grande mente: Teo Musso, fondatore del birrificio e ideatore del primo progetto di birra open source della storia (la ricetta viene messa online con le quantità idonee per una produzione casalinga con l'obiettivo di fare della birra un elemento di condivisione ancor più radicato).
Da semplice birreria Baldin diventa dapprima un brewpub (produzione e vendita diretta di birra) e nel 2013 assume finalmente la denominazione di società agricola, grazie alla produzione diretta della quasi totalità dell'orzo necessario ad ottenere il malto base e di parte del luppolo.
Ma Baladin non è solo e semplice birra, Baladin è la vera e propria "cultura della birra" che si diffonde sempre più in Italia e nel mondo.
Una serie lunghissima di riconoscimenti ufficiali, l'inserimento e la divulgazione di progetti sempre nuovi e soprattutto vincenti (come l'apertura di "Casa Baldin", ristorante birraio con camere di lusso, o "Ryad Baladin" un luogo suggestivo con 8 stanze da sogno in Marocco...) fanno di Baladin quello che è oggi: il vero e unico promotore italiano della cultura della birra nel mondo della gastronomia e della ristorazione (premio “semper Ardens awards for beer culture" insignito dalla danese Carlsberg nel 2005).
Senza ombra di dubbi per Teo Musso la birra è passione, è terra ed energia in movimento, creatività, confronto e soprattutto condivisione.
E se posso aggiungere un piccolo parere personale, per Baladin la birra è "successo" inteso come ricompensa e riconoscimento di anni di lavoro intenso all'insegna dell'onestà, della collaborazione e dell'evoluzione.
Il mondo Baladin è un  mondo ricco, complesso, poliedrico e assolutamente affascinante, ma anche un mondo "moderno", in cui il concetto di sostenibilità ha la meglio su quello del risparmio (per i locali del birrificio Baladin solo energia pulita proveniente da fonti rinnovabili), un mondo "responsabile" in cui bere non significa bere tanto, ma gustare quello che bevi.
Tra i prodotti della gamma Baldin, non solo birre ma anche distillato, sidro, bibite e tanto altro interamente acquistabile nel negozio online.
Insomma....Baladin è un mondo tutto da scoprire e da gustare!
Grazie mille a Teo Musso per avermi dato la possibilità di testare di persona la qualità e la particolarità di alcune delle birre che hanno fatto la storia di Baladin.
Come vedete ho potuto gustare:
Leon: birra puro malto che spiazza con la sua esplosione di profumi, note di cioccolato e sentore di frutta secca, liquirizia e toffee (grado alcolico 9%)
Open White: birra di frumento, leggera e gradevole, dalla schiuma pannosa e dalla nota fresca agrumata e il sapore leggermente speziato del coriandolo (grado alcolico 5%)
Open Gold: un colore oro carico, una schiuma compatta e cremosa, il sapore agrumato di pompelmo e l'amarognolo del luppolo (grado alcolico 7.5%)
Open Amber: colore caramello, schiuma consistente e pannosa, sentore di frutta secca e aroma dei luppoli americani (grado alcolico 7.5%)
Wayan: birra speziata, estremamente complessa, dal gusto ricco, prodotta utilizzando cinque cereali e aromatizzata con ben 9 spezie differenti
Super Bitter: birra caratterizzata dal forte sentore di luppolo americano "Amarillo" e per tanto più "amara" delle altre, ma pur sempre equilibrata e profumata di caramello e frutta secca (grado alcolico 8%).
Così come per i vini, anche per le birre la gastronomia va "accordata" in base ai sentori e alle consistenze.
Ed è per questo che ho scelte di accompagnare queste particolarissime birre ognuna a una pietanza diversa.
L'Open white ha accompagnato un aperitivo a base di torta salata di zucchine, pancetta, primo sale e menta.
La Leon è stata il completamento perfetto di ali di pollo marinate al miele e salsa di soia.
L'Open amber ha fatto compagnia a un hot dog insaporito con composta di cipolle di tropea.
E così via, specialità dopo specialità, ho potuto apprezzare a pieno le birre Baladin.
Grazie Baladin: l'essenza della vera birra artigianale italiana!